Come coltivare i tartufi: ecco la guida definitiva

Il tartufo è un prodotto molto ambito ed è proprio questo motivo a far crescere il suo valore e a donargli così tanto prestigio. Sicuramente entrarne in possesso non è così facile poiché questi funghi sono davvero piuttosto rari e ogni giorno decine e decine di persone si dedicano alla loro ricerca, spesso senza successo. Si può quindi pensare ad una soluzione alternativa?

Tenendo a mente che la maggior parte dei tartufi cresce spontaneamente è importante sapere che è possibile dedicarsi alla coltura degli stessi ma solo rispettando delle regole ben precise e prendendo tutti gli accorgimenti del caso. Oggi siamo qui per consultare una guida definitiva che ti permetterà di capire come coltivare i tartufi per ottenere un raccolto speciale.

Che cos’è il tartufo?

Quando parliamo di tartufo facciamo riferimento ad un alimento altamente pregiato che può essere considerato a metà tra un fungo e un tubero e che proprio per questo motivo risulta unico nel suo genere. Si tratta di un alimento estremamente raro ed è proprio per questo motivo che viene considerato come un cibo prezioso il cui gusto unico e inimitabile renderà travolgente ogni tipo di portata.

Sicuramente il colore e il profumo di questo alimento sono davvero particolari e per quanto riguarda le varietà, le più diffuse sono quella nera e quella bianca che sono note per essere anche le più pregiate e costose. Proprio per questo motivo assaggiare il tartufo è un vanto ed è per questo che potremmo entrarne in possesso solo dietro il pagamento di una cospicua somma di denaro. Tra le tante proprietà del tartufo dobbiamo citare quella fitoterapica e quella afrodisiaca, anche se ognuno di noi potrebbe essere più o meno incline all’effetto del tartufo. Grazie ad una grande presenza di sali minerali riesce inoltre a supportare il funzionamento del fegato e dello stomaco.

Come si coltivano i tartufi?

Se sei giunto fino a qui vuol dire che sei davvero un appassionato di tartufi e vuoi entrare in possesso di quelle conoscenze che ti permetteranno di disporre di questo alimento in maniera abbondante e soprattutto senza dover spendere un capitale ogni volta. Che cosa possiamo dire, quindi, in merito alla coltivazione dei tartufi? Devi sicuramente sapere che:

  • Il terreno che ospiterà il tartufo deve essere privo di residui di altre coltivazioni e deve essere stato arato in precedenza
  • Bisogna piantare nella zona una pianta micorizzata che contenga al suo interno le spore dei tartufi
  • È necessario irrigare e curare il terreno
  • Attendere i primi risultati

La coltivazione del tartufo è possibile ma bisogna tenere a mente che si tratta di una mossa azzardata che richiede tempo e soprattutto che deve essere portata a termine con pazienza. In primo luogo bisogna scegliere il posto che andrà ad ospitare questo tipo di coltivazione poiché i tartufi sono molto difficili da seguire e crescono solamente in determinati contesti. Una volta individuato il terreno sarà sufficiente pulire la zona eliminando sassi e residui di altre coltivazioni che potrebbero inibire la qualità del terreno.

Come sappiamo bene il tartufo è un fungo e questo significa che si tratta di un parassita che ha bisogno di un altro organismo per poter sopravvivere. Ecco perché dovremo procedere all’acquisto di quella che viene definita pianta micorizzata, ovvero un esemplare vegetale che contiene al suo interno delle spore in grado di dar vita ai funghi e ai tartufi. Dovremo quindi procedere alla semina di questa pianta e all’irrigazione della stessa, tenendo a mente però che se le cose dovessero andare per il vesto giusto potremmo dover aspettare anche 7 anni prima di poter dare alla luce il nostro primo tartufo.

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